Cacao Nacional – Ecuador
La fava di cacao Nacional è una varietà di tipo Trinitario, un ibrido delle sottospecie Criollo e Forastero che risale a fine Settecento. La varietà Trinitario unisce alcune qualità aromatiche del Criollo con la robustezza e la maggiore produttività del Forastero, offrendo aromi più forti e un gusto più ricco di quest’ultimo, pur senza avere tutta l’intensità di alcune varietà del primo.
Il cacao Nacional dell’ Ecuador era prevalentemente usato dagli Spagnoli per conferire un particolare aroma alle miscele di cioccolato amaro. Un secolo fa, gran parte della terra coltivabile dell’Ecuador era riservata al Nacional, ma poi, poco per volta, i proprietari terrieri passarono ad altri prodotti: canna da zucchero, banane e caffè.
All’inizio degli anni ’80, a causa di una seria di malattie nelle piantagioni di cacao, il governo Ecuadoriano ha spinto la sostituzione del Nacional con una varietà nuova di tipo Forassero, più resistente, dalla quale si ricava un cioccolato di bassa qualità.
Il Presidio
Il Nacional esiste oggi nelle piantagioni di cacao più antiche dell’Ecuador, grazie alle 950 famiglie della tribù Kitchwa che lo producono (ogni produttore, mediamente, possiede 6, 7 ettari, di cui il 10-15% è impiantato con piante di cacao Nacional).
L’Ecuador Nacional regala un cioccolato dal gusto persistente, forte, aromatico, con note di erbe verdi; è più astringente di altre fave di cacao e privo acidità.
Area di Produzione
La zona di produzione è situata sulla riva sud del fiume ecuadoriano Upper Napo, a 450 metri sul livello del mare. In quest’area la temperatura media è di 25ºC e piove mediamente 200 giorni l’anno. L’80% dell’area è costituito da foresta umida tropicale primaria; il resto è vegetazione mista.
Referenti del Presidio
Cooperativa Kallari (Quito, Ecuador) – Cooperativa di Produttori
Jatun Sacha Fundacion – Fondazione che gestisce la riserva ecologia dove vive la maggior parte dei produttori
Scharffen Berger Chocolate (Berkeley, California) – Technical Partner
Cacao Monkò – São Tomé e Principe
Mille metri quadrati di terra nel golfo di Guinea a trecento chilometri dalle coste del Gabon.
A São Tomé e Principe, nel 1822, il cacao fece il suo ingresso per la prima volta in Africa, inizialmente come pianta ornamentale proveniente dall’Amazzonia brasiliana. I coloni impiegarono trent’anni per capire le potenzialità economiche di questa pianta: nel 1852 nacque la prima piantagione di cacao di tutta l’Africa e di qui iniziò la storia africana del cacao.
Alla fine dell’Ottocento il caffè lasciò spazio agli alberi del cacao che, poco per volta, ricoprirono le isole di Principe e São Tomé. Da qui si diffuse nel Ghana e la sua avanzata continuò, fino ad arrivare ai milioni di tonnellate prodotte oggi nell’Africa Occidentale.
Dagli anni Ottanta, sull’isola di Principe, il cacao Forastero discendente dalle prime piante portate dai portoghesi – cosiddetto Monkò, – è stato sostituito dagli ibridi moderni che danno rese maggiori e richiedono interventi massicci di antiparassitari e fungicidi.
Negli ultimi dieci anni, l’agronomo italiano Claudio Corallo ha coordinato l’attività di un gruppo di coltivatori per far rivivere la coltivazione del cacao nelle più antiche piantagioni d’Africa. È inoltre riuscito a produrre in loco, con l’aiuto della sua famiglia, un finissimo cioccolato che confeziona in un piccolo fabbrica di São Tomé (la grande maggioranza di cacao prodotto nel sud del mondo viene invece tostato in Europa e gli Stati Uniti).
Il Presidio
Il cacao Monkò del Presidio è stato selezionato dopo otto anni di lavoro per le qualità organolettiche del cacao stesso, con lo scopo di recuperare il sapore del cacao storico di Principe e garantire ai produttori locali -120 famiglie riunite nella Cooperativa das Artes e Ofícios- un prezzo più remunerativo, di quello di mercato. I redditi delle vendite sono reinvestiti nelle infrastrutture di produzione al fine di rendere i produttori locali più autonomi nella gestione delle piantagioni.
Area di Produzione
Repubblica Democratica di São Tomé e Principe – Nord-est dell’Isola di Principe, zone di Terreiro Velho, Nove Estrela, Santo Cristo, e Praia Abade
Referente del Presidio
Claudio Corallo